MARCIANISE/1 Si conferma una formula vincente quella di Open, il salone della gioielleria del Tarì, che abbina l'offerta di oltre 500 aziende tra gioielleria, oreficeria, argenteria, coralli, cammei e bijoux con eventi dedicati alla cultura del gioiello e momenti di aggiornamento, di confronto, e di networking di grande valore. Ieri sera si è chiusa l'edizione primaverile di Open che ha fatto registrare un'ottima affluenza di clienti, buyers internazionali e visitatori. Tra le novità di questa edizione, accanto alla consolidata partecipazione di tutte le aziende di riferimento del comparto orafo italiano, ha esordito la sezione Vanity Space, un innovativo spazio espositivo dedicato alle proposte più giovani e di tendenza.
Nel ricco calendario degli appuntamenti, nel corso dei quattro giorni, diversi sono stati gli argomenti trattati.
Ad iniziare da sabato, con tavole rotonde in cui si è parlato delle numerose applicazioni dell'intelligenza artificiale dedicate al mondo orafo, a un interessante approfondimento gemmologico dedicato alle pietre di colore a cura di Igi, fino agli strumenti e strategie per la valorizzazione della comunicazione del gioiello online. L'evento più importante di sabato è stata la presentazione dell'importante indagine di mercato, commissionata da Ice con Confindustria Federorafi, sul tema delle tendenze della distribuzione della gioielleria in Europa. Focus dell'indagine, i "Big Five", ovvero Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia. Un'analisi quanto mai attuale, in un momento di incertezza sui mercati internazionali, dominata dallapolitica di dazi imposta dagli Usa. In occasione del primo anno della presentazione del Distretto Orafo Campano, ieri, in chiusura dell'evento fieristico, si è svolto un interessante convegno su "La Gioielleria campana: eccellenza del Made in Italy tra identità e innovazione" con la partecipazione dell'assessore regionale alle attività produttive, Antonio Marchiello, del direttore generale Campania, Calabria e Sicilia Intesa Sanpaolo, Giuseppe Nargi, del direttore Beni di consumo Ice, Matteo Masini e del presidente del Tarì e del D.OR. Vincenzo Giannotti, moderati dal giornalista Nando Santonastaso. Un evento inserito nel calendario degli appuntamenti dedicati alle celebrazioni della II Giornata nazionale del Made in Italy. Una mattinata di approfondimento su dati e numeri della filiera orafa campana, con testimonianze di prestigio e un focus specifico sul rapporto tra heritage e formazione. Insieme a tutti gli attori e partner del distretto, imprenditori e istituzioni, il mondo dell'innovazione e della ricerca, rappresentato dall'Università Vanvitelli, incubatori, start up e studenti, ai quali è stata dedicata la sfida di una Challenge sull'innovazione sostenibile nella gioielleria, promossa dal Distretto.
Soddisfatto per l'ennesimo successo di Open, il presidente Giannotti si è intrattenuto sulla validità del progetto del Distretto orafo. «È trascorso appena un anno - ha detto - da quando, per la prima volta tutti gli attori della filiera orafa regionale si ritrovarono ad un tavolo, coordinato dall'assessore Marchiello, per aprire un confronto e una collaborazione volti a parlare del futuro del settore in modo condiviso e coerente. In questi mesi non solo sono stati gettati i pilastri di un progetto comune, ma sono anche stati fatti passi concreti, primo tra tutti quello della creazione di una comune identità, attraverso la costituzione di una squadra di lavoro ampia e aperta».