Il D.Or. _ Distretto Orafo Campano _ ha lanciato ieri una innovativa challenge di Open Innovation, con l’obiettivo di introdurre nuove applicazioni di tecnologie e materiali sostenibili nella gioielleria. La challenge, è stata aperta e si concluderà alla fine di luglio.
La sfida coinvolgerà start up, spinoff, designer indipendenti, pmi innovative e ricercatori, oltre a tutti gli stakeholders attivi nei settori dell’università, della ricerca e dell’innovazione digitale, avvalendosi del supporto di incubatori certificati. Si svilupperà nei prossimi 3 mesi attraverso diverse fasi. Nei prossimi giorni sarà avviata la prima fase del programma: un’attività di promozione attraverso scouting mirato, al fine di selezionare startup e PMI, designer e ricercatori, in target con gli obiettivi e definire una short list di partecipanti. Questi avranno tempo fino al 13 giugno per far pervenire al Distretto i propri progetti.
Nella seconda fase, una volta individuate le proposte maggiormente in linea con gli obiettivi della Challenge, verrà svolta un’attività di approfondimento dei progetti candidati. Al termine di questo processo si avvierà una collaborazione tra il D.Or. e i proponenti al fine di creare possibili match tra le soluzioni identificate e le specifiche esigenze delle aziende, fino a definire dei percorsi di integrazione tra le attività.
Si punta a realizzare prototipi, sperimentazioni e test negli ambienti operativi delle aziende della filiera o nell’ambito delle attività di servizio proposte dal Distretto. Si avvierà, in sintesi, un processo di innesto e di adattamento dell’innovazione al tessuto imprenditoriale della filiera.
L’iniziativa è una delle prime adottate dal Distretto Orafo Campano, D.Or:, costituito formalmente un anno fa. A esso aderiscono tutti i soggetti della filiera: dal Tarì, a Oromare, all’Antico borgo orefici, fino alla partnership con Assocoral, Federpreziosi confcommercio, Cna, Confindustria, Ateneo Luigi Vanvitelli.
L’intera filiera orafa campana, con le sue oltre 3 Scuole di riferimento (Tarì Design School, Bulla di Borgo orefici e Istituto Degni di Torre del Greco), 2.588 aziende e oltre 5.100 addetti, di cui il 75% tra Napoli e Caserta, rappresenta un patrimonio di competenze e di artigianalità che guarda al futuro in modo innovativo.
Oltre 39 milioni di export, con una crescita media negli ultimi 5 anni del 7,3%, sono i dati di un percorso di internazionalizzazione che sta crescendo, in modo significativo, su diversi mercati. Dagli Stati Uniti (con 10,7 milioni) agli Emirati arabi (4,2 milioni), a Hong Kong (4 milioni) fino alla più vicina Europa (secondo i dati di Intesa Sanpaolo). L’innovazione è sempre più al centro dei bisogni espressi dalle aziende. Sia come sostenibilità (ambientale, sociale e di governance), sia come digitalizzazione. A questo scopo, a disposizione delle imprese della filiera, è stato istituito al Tarì uno sportello settimanale Edih Pride, grazie alla collaborazione con Confindustria e Campania Digital Innovation Hub.