Oltre 15.000 presenze e partecipazione di buyers internazionali in crescita: si chiude con un bilancio positivo l’edizione autunnale di Open, la fiera del gioiello promossa e ospitata dal Tarì, il centro orafo di Marcianise, in provincia di Caserta. In particolare sono stati numerosi gli ospiti della missione di incoming organizzata in collaborazione con Ice, e gli operatori italiani in tutti i quattro giorni della manifestazione.
L’appuntamento, che sui temi del business, l’arte e l’innovazione richiama gioiellieri e altri operatori del settore italiani e stranieri, quest’anno ha registrato anche un aumento del numero di espositori che ha superato del 10% quello di ottobre 2022, saturando l’offerta espositiva, già ampliata nelle ultime edizioni con i nuovi layout della fiera. In totale, sono state oltre 520 le aziende partecipanti che includono come sempre le 400 stabili presenze del Tarì.
Momento importante dell’appuntamento di ottobre è l’incoming di buyers internazionali organizzato in collaborazione con Ice. Ben 14 i Paesi esteri coinvolti, selezionati nell’area Europea e Mediterranea, rappresentati da 60 buyers selezionati. Hanno potuto fruire di un fitto programma di eventi di valenza culturale, offerti in collaborazione con le istituzioni museali.
Lo stretto collegamento della storia del gioiello classico con l’evoluzione contemporanea del design è testimoniata dalla esposizione delle creazioni di design dei 10 giovani vincitori del Contest di design “DNA del Gioiello”. Illustrata, infine, la presentazione dei risultati del complesso Progetto di analisi gemmologica al quale sono stati sottoposti circa 30 monili, provenienti in prevalenza dalla celebre “casa del gemmario” di Pompei ed esposti al Tarì lo scorso mese di maggio.
In occasione di Open verrà anche inaugurato lo Sportello di Confindustria Caserta - Federorafi, con cui si vuole offrire assistenza, consulenza e informazione alle imprese: il progetto è stato definito nell’ambito della recente Convenzione firmata per la costituzione del Polo produttivo orafo campano. Il Tarì conta al suo interno 400 aziende produttive e di distribuzione, 2.500 addetti, 3.500 presenze quotidiane di operatori professionali, 40.000 mq di produzione e servizi, 9.500 mq di superficie espositiva fieristica, 400.000 visite professionali l’anno, 1,2 miliardi di indotto annuo, 30% del fatturato destinato all’export.
«Sono molto orgoglioso del successo della nuova edizione di Open, che punta a trasferire al mondo orafo europeo un grande messaggio di positività e molte ispirazioni concrete per i professionisti del settore. – dichiara il presidente del Centro orafo Vincenzo Giannotti - Il Tarì ha ampliato e rafforzato sempre più negli anni le proprie competenze interne e il proprio approccio alla innovazione, puntando ad offrire alle aziende un panorama di servizi e di opportunità al passo con i tempi». Giannotti annuncia anche che «alla formazione tecnica della nostra Scuola presto si affiancherà nei prossimi mesi un ampio programma formativo manageriale della nostra Tarì Business Academy».
Dopo la bolla del revenge spending post pandemia, il mercato si è assestato su un segmento di prodotto medio – medio/alto, anche a causa dell’aumento del prezzo dell’oro, con utilizzo di diamanti di caratura media. Il mercato è più informato e scettico rispetto al passato, e richiede la certificazione del prodotto, in particolar modo delle pietre a garanzia della loro qualità. Conseguentemente, le aziende stanno sviluppando anche internamente competenze e strumenti di controllo, tra cui quello di analisi del diamante.
Negli ultimi anni il turn over del Tarì, sempre molto contenuto, a dimostrazione della stabilità delle aziende, ha avuto due tendenze: un incremento di domanda di spazi produttivi di dimensioni medio grandi e un movimento interno di aziende, interessate, soprattutto nel caso di laboratori artigianali di incastonatura, ad allargare i laboratori e il conseguente numero di addetti. Complice sicuramente di questo fenomeno è la Scuola, che negli ultimi 5 anni ha rafforzato la propria credibilità nazionale sia attraverso la realizzazione di master class dedicate a grandi brand, sia contribuendo a formare una nuova generazione di gioiellieri, in particolar modo incastonatori, che hanno dato vita ai nuovi piccoli laboratori artigianali del Tarì.
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https://www.ilsole24ore.com/art/open-fiera-gioiello-tari-fa-pieno-partecipanti-AFl3n18